Il 25 luglio 2017 si è tenuto il primo incontro con il Governo e le Amministrazioni che ha insediato il tavolo negoziale per rinnovare il contratto dei poliziotti e dei militari, la trattativa entrerà nel vivo dopo la prima metà di settembre, e partirà da una base d’incremento stipendiale di 85 € medi, che riteniamo insufficienti, considerati gli aspetti connessi al salario accessorio e che, notoriamente, incidono sulla qualità dell’efficienza del servizio da rendere ai cittadini. Un evento importante per noi tutti, un momento atteso da anni, nonostante resta pendente presso il TAR Puglia il nostro ricorso contro il blocco contrattuale e salariale, al fine di ottenere la liquidazione delle somme arretrate, maturate e non riconosciute durante tutto l’anno del blocco per il 2014. L’apertura del confronto per il contratto arriva dopo le battaglie degli ultimi anni per ottenere il finanziamento dello sblocco del tetto salariale nel 2015 (scatti, assegno di funzione ecc.) e per il riordino della carriere, atteso da più di 20 anni, oltre la riparametrazione che ha reso strutturali gli 80 € una tantum, i cui effetti concreti saranno fruibili con la busta paga di ottobre del corrente anno. Il contratto è per tutti noi la naturale occasione per cercare di migliorare le retribuzioni dei poliziotti e degli uomini e donne in uniforme del nostro comparto. Anche in questa occasione, ci sarà chi affronterà il nuovo impegno con demagogia e populismo cercando di alterare il valore dei fatti e chi cercherà di portare a casa il miglior risultato possibile, considerato l’impegno straordinario dei poliziotti ma non dimenticando la difficile realtà del Paese. Il SIAP sa che schierare il sindacato dalla parte del vacuo populismo sia cosa molto più semplice che lavorare per portare benefici concreti a noi tutti. Ciò nonostante, abbiamo scelto la strada della serietà, trasparenza, concretezza e confronto costruttivo. Fuori da qualsiasi condizionamento e a contratto chiuso, inviteremo i colleghi a prendere la busta paga di gennaio 2018, ove nel frattempo saranno confluiti i benefici della riparametrazione e del rinnovo contrattuale 2016/2018 e paragonarla con quella in cui vigeva il blocco contrattuale (2014) e salariale imposto dal Governo i cui esponenti si dichiaravano e si dichiarano sostenitori delle forze di polizia e militari. Noi pensiamo che anche il poliziotto o militare più sfiduciato e disinteressato, se intellettualmente onesto, potrà valutare positivamente il lavoro e i risultati ottenuti in questi anni dal nostro sindacato, considerato che le retribuzioni di tutti i lavoratori del settore pubblico sono rimaste ferme. Il SIAP ha ben chiaro il ruolo che dovrà svolgere nel prossimo contratto e nella prossima legge di bilancio; come abbiamo già fatto nella legge di bilancio del 2016, in cui dopo un lungo e complesso lavoro di mediazione, abbiamo contribuito ad ottenere il finanziamento aggiuntivo per varare il riordino e il denaro necessario per prorogare nel 2017 e poi rendere strutturali per il 2018 gli 80 € (traguardo non affatto scontato). Il nostro sindacato non verrà meno alle proprie responsabilità di tutela degli interessi collettivi dei poliziotti, né intendiamo immolare la nostra politica sindacale per soddisfare gli egoismi di uomini politici o partiti in cerca di consenso. Noi non romperemo il patto stretto con i poliziotti che ci hanno affidato la loro rappresentanza e tutela, perché di noi si fidano. Il contratto è un’occasione importante per rivendicare trattamenti stipendiali continuativi e migliorativi per tutti; chiederemo la valorizzazione della nostra specificità retributiva attraverso la rivalutazione dell’istituto dell’indennità pensionabile. Sarà anche il momento, per chiedere a gran voce che i poliziotti di servizio sul quadrante h 24 e/o servizi di controllo del territorio, scorta e tutela, stradale e autostradale, delle tratte ferroviarie o di frontiera in generale, debbano trovare un riconoscimento economico aggiuntivo adeguato che li gratifichi, frenando quel fenomeno di “migrazione di massa” verso gli uffici e i servizi che prevedono trattamenti economici sulle voci accessorie più favorevoli, al quale stiamo assistendo da anni, perché così si depaupera il valore e l’orgoglio di uffici come gli UPGSP che insieme agli uffici investigativi o di PG sono il cuore pulsante del nostro lavoro. Altra richiesta che porteremo avanti, sarà quella di una tutela legale e sanitaria per i poliziotti, problematica non più rinviabile. Allo stesso tempo andrà affrontata anche la modifica del regolamento di disciplina troppo penalizzante per i poliziotti e non più al passo coi tempi che viviamo. Le idee del SIAP sono chiare, con la speranza che i colleghi possano partecipare attivamente ai momenti di confronto sul territorio per dare un contributo come attori e non spettatori, dando la fiducia a chi realmente persegue la tutela dei poliziotti in termini generali e non personali.
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