Il mio non è stato un cammino semplice, la mia è stata sin dal principio una vocazione, una promessa di dedizione alla mia terra ed alla mia gente, l’ultima promessa di fedeltà fatta a mio padre, che per primo, me li ha insegnati.
Voglio condividere e raccontare il mio incontro con Papa Francesco in occasione del Cento decennale della nascita della Polizia Ferroviaria, perché è stato per me un segnale di incredibile speranza, uno slancio verso quei cambiamenti che come poliziotto e ancor prima come individuo, continuo a sognare. Quell’uomo in bianco, ai miei occhi un gigante nel cuore e nell’energia, stringendo le mie mani ha detto: “Prega per me”. Avrei voluto proteggerlo, fare da scudo alle sue sofferenze.
Ho lottato per anni come Sindacalista e come Ispettore ma ancora oggi mi chiedo come possa esistere tanta crudeltà, tanto dolore, tanta indifferenza, sembra che nulla voglia mutare, che la società continui ad ignorare l’urgenza sempre più incombente di prestare attenzione ai più deboli, coloro che non possono difendersi, coloro che ogni giorno vengono mangiati e rigurgitati da un sistema che assimila l’altruismo e la carità a forme di lentezza e dispersione.
Io, Francesco Tiani, sarei potuto essere un superpoliziotto ma ho scelto una vita sui binari, in equilibrio tra l’amore e la sofferenza. Sono morto spesso e spesso sono rinato, come le foglie a novembre che tornano tra acqua e sole, per questo vivo, per le nuove stagioni e la speranza.
Credo che molto ancora si possa fare, credo che sia possibile dare un segnale a coloro che si nascondono dietro imponenti stendardi e ostentati moralismi: il Sindacato deve tornare vicino alle persone, combattere al fianco dei lavoratori per una rivendicazione legittima e indifferibile della tutela della collettività e dei poveri. All’insegna dello straordinario lavoro che Papa Francesco sta svolgendo, risollevando le sorti e la credibilità della Chiesa nel segno dell’umiltà e prestando esempio di tenerezza e bontà giorno dopo giorno, anche il Sindacato può ripartire come viaggio di rinascita e speranza, un impegno coraggioso di disciplina e passione nei confronti dei più bisognosi.
Il primo passo in questa direzione sarà la realizzazione dello spettacolo “C’era un’altra volta”, a cura di ANCHE CINEMA TEATRO POLIFUNZIONALE di Bari, Andrea Costantino, Francesco Scandale e Martina Massa, dedicato ai senzatetto che si terrà il giorno 17 dicembre alle ore
10.30 presso il Teatro polifunzionale Anche Cinema, Corso Italia 112 BARI, parcheggio convenzionato in Corso Italia 45 per info e prenotazioni sms e WhatsApp 3296112291 – Segreteria Siap 336/821202 – 392/0654439 ed a gennaio in concomitanza della celebrazione della giornata della memoria, perché l’Olocausto non è soltanto un fatto storico da ricordare, l’Olocausto accade tutti i giorni, tra coloro che muoiono al freddo nella fame e milioni di bambini strappati alla vita senza che nessuno vi presti reale attenzione.
Non basta una cena di Natale per le persone senza fissa dimora, non bastano
parole di dispiacere e sporadici gesti caritatevoli: lo spettacolo sarà un atto di denuncia finalizzato a richiamare l’attenzione su di un tema scomodo e troppo spesso ignorato dalle Istituzioni, così da poter finalmente realizzare interventi decisivi in favore dei senzatetto e delle loro urgenze.
Bari, 30 novembre 2017
Segretario Regionale
Francesco Tiani