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I lavoratori delle forze di polizia e del mondo militare, dopo aver patito un lungo blocco salariale, in un periodo di crisi economica tra le più difficili degli ultimi anni e la significativa perdita del potere di acquisto dei loro stipendi, non possono attendere oltre e devono poter beneficiare subito delle risorse stanziate con la legge di stabilità 2017.
L’attuale confronto sul rinnovo contrattuale, si volge in un momento storico nel quale è in corso la campagna elettorale e dobbiamo purtroppo registrare una esposizione rilevante ed a volte strumentale sui media, dei termini reali della trattativa. Ciò non favorisce, secondo noi, un dibattito sereno e realmente finalizzato al raggiungimento dei migliori risultati per la categoria.
Per questo abbiamo rivendicato il rispetto delle regole negoziali e degli impegni assunti dalla parte pubblica ed in particolare quello di consentire ai colleghi di beneficiare subito degli incrementi stipendiali e degli arretrati 2016/2017.
Il quadro politico è di particolare incertezza, la trattativa verte su un triennio ormai di fatto decorso 2016/2018 con risorse già stanziate e definite, deve articolarsi siglando subito la parte economica, in modo tale da garantire la liquidazione immediata degli incrementi stipendiali già il prossimo mese o al più tardi a Marzo.
In questo senso abbiamo ottenuto l’impegno della parte pubblica riuscendo a conseguire ulteriori importanti aperture:
• che gli incrementi stipendiali del contratto (una media di 102 euro lordi) fossero allocati per la maggior parte possibile sulle voci fisse e continuative per garantire la salvaguardia del gap previdenziale causato dal blocco salariale destinando una parte residuale e contenuta alle indennità accessorie.
• che una buona parte dell’incremento stipendiale sia allocata all’indennità pensionabile in modo tale da salvaguardare i redditi più bassi del Comparto in linea con la filosofia della c.d. “piramide rovesciata”.
• che l’indennità di vacanza contrattuale sia considerata aggiuntiva alle risorse contrattuali senza intaccare gli incrementi salariali ma sommandosi ad essi.
• che ulteriori 150 milioni, oltre alla somma stanziata per il rinnovo del contratto, da destinarsi ai servizi operativi ed alla produttività, vengano allocati dopo una fase concertativa con i sindacati e le rappresentanze del comparto. Questo consentirà di individuare specifiche indennità che abbiamo proposto di destinare ai colleghi impiegati nei servizi di controllo del territorio, ai pattuglianti, servizi di o.p. etc.
• che l’importo orario dello straordinario venga incrementato anche e soprattutto attraverso una razionalizzazione delle risorse, senza pesare sugli incrementi salariali. Su tale tema abbiamo richiesto anche una reale facoltà di verifica dei Sindacati che ora non viene pienamente consentita sulla scorta di strumentali esigenze di privacy.
• che venga definito un orizzonte breve e certo per la discussione e la chiusura della parte giuridica del contratto, una confronto complesso e di fondamentale importanza per i colleghi.
Abbiamo espresso tutte le nostre perplessità di fronte alla posizione di sigle sindacali e rappresentanze militari che invocano la conduzione unica della trattativa sulla parte giuridica ed economica, cosa che causerebbe soltanto la dilatazione estrema dei tempi delle trattative.
Questo determinerebbe la impossibilità di liquidare subito le risorse e di conseguire gli incrementi in busta paga per i colleghi se non addirittura il rischio di una vanificazione degli importanti risultati conseguiti finora quale ad esempio l’impegno del MEF di effettuare subito una emissione straordinaria per portare in busta paga gli incrementi stipendiali.
Il dibattito sulla parte giuridica del Contratto, che inizierà immediatamente dopo la sigla della preintesa, secondo gli impegni del Governo, deve svolgersi, secondo noi, con il necessario spazio per affrontare i molti e delicati temi che la categoria attende, e non deve essere soprattutto condizionato dall’esigenza dei poliziotti e di tutti i lavoratori del Comparto di beneficiare subito dell’incremento dei nostri salari.
Riteniamo irrinunciabile stante l’esposizione dei colleghi a patologie professionali, e le condizioni attuali della sanità pubblica, prevedere forme di Welfare aziendale ed in particolare la stipula di una adeguata polizza sanitaria per i colleghi. Riteniamo importante prevedere la stipula di una polizza assicurativa che salvaguardi i colleghi in maniera concreta dai rischi di natura legale ai quali si espongono ogni giorno.
Sono ormai ineludibili interventi sugli istituti di supporto alla genitorialità, assistenza ai disabili, malattie professionali, assegnazione temporanea, missioni, regolamento di disciplina, art.42 bis, rappresentatività, libertà sindacali, forme di partecipazione, mobilità, diritto allo studio, strumenti di tutela dei diritti dei colleghi e di risoluzione delle controversie di natura arbitrale o di mediazione, ticket restaurant anche in relazione alle sedi disagiate e ai servizi che si svolgono a cavallo di orari di lavoro nei quali si consumano i pasti e molto altro.
Basandosi sul principio di realtà e di attenzione al quadro politico ed economico del Paese, le scriventi OO.SS., aggregando su tali posizioni il consenso di numerose sigle sindacali del Comparto, stanno conducendo questa trattativa con l’obbiettivo di conseguire sin da subito un incremento stipendiale che tra la riparametrazione del D.lgsl. 95/17 ed il rinnovo contrattuale non sarà inferiore ai 119 euro medi netti in busta paga, tra riparametrazione e incrementi contrattuali.
Se, verrà siglata nelle prossime ore la preintesa per la parte economica del Contratto, come abbiamo richiesto con forza ieri, ponendo al centro l’interesse dei colleghi oltre ogni strumentalizzazione, il beneficio medio complessivo netto mensile e strutturale, dei due interventi normativi, sarà in grado di raggiungere, già il mese prossimo, l’obbiettivo fissato.
Roma, 23 gennaio 2018
SIULP Romano
SIAP Tiani
F.UIL Cosi
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