TAVOLA ROTONDA SIAP 18 maggio ore 09,30 Resort Hotel Fourspa Catania :
“ il Welfare State per gli operatori di Polizia: dalla Previdenza alla Tutela
legale e Assicurativa per la sicurezza dei poliziotti cittadini”
Welfare State. Il welfare di sostegno (aziendale) dovrà comprendere un nuovo sistema di politiche
dirette a migliorare le condizioni di vita dei lavoratori di polizia, per garantire assistenza e benessere.
Il S.I.A.P. ritiene che il welfare di sostegno oltre ad essere parte integrante dei CCNL, debba comprendere tutto il complesso di politiche dirette a migliorare le condizioni di vita dei poliziotti/cittadini. I sistemi di politiche sociali, legati ai modelli tradizionali di welfare state negli ultimi anni hanno dovuto raccogliere numerose sfide che, di fatto, hanno messo in crisi i loro impianti strutturali, interessando in maniera diversa per modalità, tutti i paesi dell’Europa.
Detto quadro è dipeso da più fattori tra cui:
_ l’invecchiamento della popolazione,
_ l’incertezza del posto di lavoro,
_ la maggiore instabilità e mobilità dei componenti i nuclei familiari,
_ diminuzione del potere di acquisto dei salari.
Fatti per cui non sempre il welfare pubblico è stato in grado di rispondere con soluzioni adeguate.
Anche la riduzione delle risorse e i vincoli di bilancio con cui gli Stati si devono confrontare hanno come conseguenza una difficoltà maggiore nell’impiego di risorse ed investimenti per dare riposta ai nuovi bisogni. Tutto ciò è stato sicuramente amplificato dalla crisi produttiva, economica e finanziaria dell’ultimo decennio. La sfida di oggi è quella di riuscire a trovare soluzioni innovative all’interno dell’attuale sistema di politiche sociali e ancora più dall’esterno, proprio per soddisfare i nuovi bisogni della nostra società.
La soluzione che sembra meglio rispondere a questo è un rinnovamento del welfare che preveda una cooperazione tra attori economici e sociali, pubblico e privato con l’emergere di un secondo welfare che si innesca a supporto del primo.
Tra gli attori del secondo welfare le imprese dimostrano di trovare spazio di azione per la realizzazione di programmi di sostegno, avendo risorse e competenze da investire. Nel corso degli anni le forme di welfare aziendale si sono moltiplicate e in tutta Europa e risultano oggi in via di espansione. In questo contesto pensiamo che sia giunto il momento anche per la Polizia di Stato di sostenere un modello di welfare (fondo assistenza) che possa dare un sostegno diretto ai lavoratori di Polizia, recependo così sul piano della concretezza le novità introdotte dall’accordo sottoscritto il 30 novembre 2016.
L’accordo del 2016 ha previsto per il welfare aziendale, strumenti fiscali assegnando allo stesso un
ruolo di supporto alla retribuzione e può essere un buon punto di partenza. Per il S.I.A.P. gli obbiettivi che il welfare (aziendale – Fondo Assistenza) di sostegno dovrebbe perseguire sono il benessere individuale del dipendente e, a cascata, del suo nucleo famigliare e dell’intero tessuto sociale su cui si fonda l’istituzione polizia.
Va data dignità e valore al capitale umano e alla produttività funzionale se si vogliono cogliere
pienamente gli obiettivi istituzionali. Il welfare aziendale è inteso in via generale come l’insieme di benefit e servizi, forniti ai propri dipendenti al fine di migliorare la vita privata e lavorativa, che vanno dal sostegno del reddito familiare, allo studio e alla tutela della salute, fino a proposte per il tempo libero e agevolazioni di carattere commerciale. Anche alla luce della citata “specificità” prevista dall’art. 19 l. n.185/2010 si chiede un progetto innovativo per il personale della Polizia di Stato che preveda un sistema di welfare che agisca attraverso diverse Aree.
A) Tempo: part time orizzontali e verticali, misti reversibili;
B) Famiglia: congedi parentali (oltre gli obblighi di legge), percorsi di reintegro del lavoratore a seguito dei congedi parentali o traumi occorsi in servizio, nella vita privata o per grave malattia, la cura dei figli e/o genitori anziani;
C) Servizi prescolari, educativi e formativi: Baby setting, servizi per il dopo scuola, attività culturali e servizi per accrescere le competenze e il sapere dei propri dipendenti;
D) Servizi Benessere: Centri estivi montani e marini, servizi per l’assistenza ai famigliari non autosufficienti;
E) Qualità della Vita e della Salute: attività e servizi per la promozione della salute, attività di supporto ai servizi per la prevenzione di rischi in materia sanitaria, attività e servizi per il benessere psicologico e la riduzione dei rischi psicosanitari, life counseling. Temi di attenzione che dovranno riguardare necessariamente il welfare (aziendale) di sostegno del futuro, perché sono bisogni che rientrano negli ambiti della gestione del tempo e organizzazione lavoro, la cura dei figli e dei famigliari anziani, del benessere psicofisico dei dipendenti, in particolar modo la gestione dello stress correlato e della salute dei lavoratori. Nello specifico il sistema Welfare di Sostegno dedicato alle forze di polizia dovrà prevedere:
1. ASSICURAZIONE e convenzione sanitaria;
2. Programmi di prevenzione salute;
3. Servizi per anziani a carico;
4. Servizi per la gestione dei figli dei dipendenti;
5. Servizi pre/post scolari;
6. Centri e campi estivi per figli dipendenti;
7. Servizi di consulenza ai dipendenti (consulenza legale- mediazione familiare);
8. Sostegno al reddito ;
9. Servizi di supporto al reddito dei dipendenti in particolari situazioni economiche (es. defiscalizzazione, possibilità per i dipendenti di usufruire di anticipi stipendiali, condizioni agevolate su mutui e prestiti). Come anticipato dai media questa nuova frontiera alla luce del rinnovo dei contratti del pubblico impiego, può diventare realtà in occasione del rinnovo
contrattuale e della discussione parlamentare per la Legge di bilancio 2017, la quale potrebbe contenere una norma ad hoc per usufruire di benefit aziendale esentasse.
L’obbiettivo è quello di dare una spinta all’introduzione del welfare nel Comparto Sicurezza e nel
pubblico impiego.