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MAFIA: LAMORGESE, 'PRONTO UN PACCHETTO DI NUOVE NORME SU INTERDITTIVA AZIENDE' = Palermo, 18 mag. (Adnkronos) - "Stiamo preparando un pacchetto normativo per consentire che una volta che si va a operare l'interdittiva nei confronti di una azienda non si corra il rischio poi di non salvare l'impresa o dare dei contributi necessari, ricorrendo anche alla possibilità di applicazione dell'articolo 32 del decreto legge 90 sull'anticorruzione, perché in questo modo noi rendiamo possibile operare". Lo ha annunciato la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese intervenendo a un convegno sulla mafia. "Stiamo facendo un pacchetto di norme per dire che l'attività che noi svolgiamo come amministrazione dell'Interno e non solo tramite le forze di polizia e la magistratura - dice - Il nostro impegno è non fare venire meno i controlli ma sempre presenti cercando di valorizzare la nostra attività. Contrastare vuol dire ridare dignità al lavoro".
Mafia: Salvi, nella battaglia abbiamo fatto tanta strada Pg Cassazione a studenti del liceo Amaldi di Tor Bella Monaca (ANSA) - ROMA, 18 MAG - "Nel 1992 non e' 'tutto finito', come temette Antonino Caponnetto dopo la strage di via D'Amelio. Molto e' stato fatto, la guerra non e' finita perche' la mafia cambia, ma abbiamo imparato tanto e ora il piu' grande errore sarebbe abbassare la guardia". Lo ha detto il procuratore generale della Cassazione, Giovanni Salvi, tenendo una lezione al liceo "Edoardo Amaldi", a Tor Bella Monaca, nella periferia di Roma, agli studenti in presenza e altri 5mila collegati via webinar per un'iniziativa della Regione Lazio in ricordo della strage di Capaci. Salvi ha voluto dare un messaggio di speranza agli studenti, affermando che sbaglia chi dice che qualunque cosa si faccia la mafia diventa sempre piu' potente. All'indomani della strage, ha ricordato, "trenta magistrati hanno chiesto di andare a Palermo, da allora sono stati catturati tutti i grandi latitanti, il carcere che hanno fatto i mafiosi non era piu' quello di Cutolo nella canzone di De Andre', il 41 bis e' entrato in vigore con provvedimenti firmati sul cofano della macchina". "Quello che e' stato fatto ha costretto le mafie a stare sotto traccia. E questo e' il frutto del nostro lavoro, bisogna avere fiducia perche' si comincia a sentire il 'profumo di liberta'', come diceva Borsellino. Ma facciamo attenzione perche' quello che abbiamo conquistato con tanto sacrifici non deve essere perso", ha concluso. (ANSA).
MAFIA: LAMORGESE, 'PROTOCOLLO ANTOCI PARADIGMA NELLA LOTTA AI BOSS PER PREVENIRE INFILTRAZIONI' = Palermo, 18 mag. (Adnkronos) - "Lo strumento del protocollo di legalità ispirato da Giuseppe Antoci è diventato paradigma nella lotta alla mafia quale modello cooperativo per prevenire infiltrazioni nel tessuto economico sano". Lo ha affermato la ministra dell'Interno Luciana LAMORGESE, in collegamento al convegno di Palermo. "Il protocollo Antoci - ha continuato - ha impresso una svolta importante in un settore cruciale quale quello agricolo, rendendo obbligatorie le verifiche antimafia per le concessioni dei terreni che usufruiscono dei fondi europei, secondo un principio diventato poi legge dello Stato". "La mafia si atteggia sempre di più come impresa moderna, sapendosi adattare ai contesti e si interessa alla terra non come ritorno alle origini ma come sguardo al futuro, perché è dal possesso della terra che arrivano ingenti finanziamenti. Ciò vale ancora di più per la fase di pandemia. Importante il lavoro che stanno svolgendo le Prefetture riguardo le verifiche sui passaggi societari, oltreché sui soggetti beneficiari e attraverso le interdittive antimafia", ha aggiunto LAMORGESE, ringraziando le forze di Polizia e la Magistratura per il lavoro svolto. (Ter/Adnkronos)