Tav Siap attacchi No Tav danno idea resa dello Stato
ANSA - TORINO 02 AGO - In Val di Susa non c'e' piu' alcun movimento democratico di protesta ormai da molti anni e' tutto in mano ai violenti che hanno trasformato il sedicente campeggio di Chiomonte in una palestra eversiva come dimostrano i fatti di cronaca le indagini e i numerosi processi . Lo afferma la segretaria regionale del sindacato di polizia Siap in una lettera inviata al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e al Capo della Polizia Lamberto Giannini dopo gli scontri di sabato tra No Tav e forze dell'ordine in cui sono rimasti feriti due agenti. Gli attacchi preannunciati dai No Tav - dicono - sono diventati insopportabili accettarli da' l'idea di una resa dello Stato oltre al dispendio di risorse economiche e rischio reiterato per la vita degli operatori delle forze di Polizia . Lo Stato - sostiene il sindacato - da anni non doveva piu' tollerare questa continua sfida . Nella lettera oltre a chiedere la chiusura del campeggio No Tav viene evidenziato che se ci fossero altri feriti saremo costretti a percorre ogni via consentita per verificare se le disposizioni impartite dall'alto non abbiano omesso la salvaguardia della sicurezza e della salute dei lavoratori di polizia . Se non verranno presi provvedimenti concreti e coerenti prima o poi un appartenente alle forze di Polizia ci lascera' la vita in quei cantieri e nessuno potra' appellarsi alla fatalita' ai rischi del mestiere o all'imprevedibilita' degli esiti di una manifestazione conclude il Siap. .