Adnkronos - 1° maggio a Napoli

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Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal, confederazione dei sindacati autonomi che questa mattina festeggia il Primo Maggio in piazza del Plebiscito a Napoli. "Questa piazza - ha spiegato Margiotta - è un po' il centro di Napoli, che a sua volta è l'epicentro della questione meridionale, che è la grande questione atavica, perché come ci rendiamo conto dai dati del Pil e dell'occupazione purtroppo il divario con il Nord non diminuisce".
1 maggio: Margiotta (Confsal), 'lavoratori e imprenditori insieme per ripresa economica'
"Noi abbiamo delle grandi questioni, quali quella dei salari che sono bassi e quella del costo del lavoro che è molto alto. Le due problematiche si riverberano reciprocamente. Per cui lavoratori e rappresentanti dei lavoratori, insieme ai rappresentanti degli imprenditori, devono combattere uniti per questi obiettivi, cioè ridurre la pressione fiscale sui salari e ridurre il costo del lavoro per la ripresa economica". Lo ha detto Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal, a Napoli per la manifestazione del Primo Maggio organizzata dalla confederazione dei sindacati autonomi in piazza del Plebiscito.
Pnrr: Margiotta (Confsal), 'preoccupati, rischia di essere boomerang'
Al Pnrr "sono affidate tante speranze, ma desta in noi anche preoccupazione". Così Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal, in piazza del Plebiscito a Napoli per la manifestazione del Primo Maggio organizzata dalla confederazione dei sindacati autonomi. "Io parlo quasi in controtendenza - ha spiegato Margiotta - siamo preoccupati perché, se dal Pnrr non vengono delle ricadute per la crescita strutturale del tessuto economico, per tutti i settori economici e le aziende che non ne usufruiranno sarà un boomerang, perché pur non avendone usufruito poi saranno chiamate a restituirlo". 
1 maggio: Margiotta (Confsal), 'salari non aumentano per tassa su povertà'
"Si dice che i salari sono bassi e devono aumentare, ma i salari non possono aumentare per decreto, sono bassi perché anche lo Stato ci mette la sua". Lo ha detto Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal, dal palco di piazza del Plebiscito a Napoli dove si sta svolgendo la manifestazione di Confsal per il Primo Maggio. "Se 8 euro orari sono un salario al limite, perché danno in tasca 1.100 euro, poi arriva lo Stato e va a prelevare 80 euro da queste 1.000 euro che sono quasi l'8%. Allora è un salario povero, e una tassa su questo salario è una tassa sulla povertà. La Confsal combatte questo da anni. Abbiamo fatto tre interventi sul cuneo fiscale, ci abbiamo messo sopra oltre 10 miliardi e abbiamo lasciato la tassa sulla povertà. Allora i partiti dei lavoratori, i partiti del lavoro dove sono?  A chi pensa che il salario possa diventare di 9 euro per decreto, stiamo facendo capire che può rimanere anche di 8 se li detassiamo, perché 8 detassati corrispondono a 9 con le tasse", ha aggiunto Margiotta.
1 maggio: Margiotta (Confsal), 'su morti bianche ricetta Governo è sbagliata'
"Noi questi morti non li possiamo solo piangere, i morti li dobbiamo evitare. Le morti bianche vanno evitate". Lo ha detto Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal, dal palco di piazza Plebiscito a Napoli dove si svolge la manifestazione del Primo Maggio organizzata da Confsal. "Chi lavora - ha aggiunto Margiotta - lo fa con un progetto di vita, non di morte. L'aumento di oltre il 50% dei morti nel primo scorcio di quest'anno rispetto all'anno scorso ci dice chiaramente che la ricetta messa in campo dal Governo è sbagliata. Lo avevamo detto già prima, quando si puntava solo agli effetti mediatici dell'annuncio della chiusura delle imprese. Mediaticamente forse rendono, ma i problemi poi parlano e i dati raccontano un'altra storia. La Confsal da anni dice che possiamo vincere questa guerra solo attraverso un concetto fondamentale: la prevenzione partecipata".
1 maggio: Confsal, giornata per il lavoro, la sicurezza e per Pnrr che dia garanzie
Il "dramma umanitario" rappresentato dalla guerra in Ucraina trova spazio nelle parole di Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Gonfsal, sindacato che festeggia il primo maggio, per la quinta volta in piazza del plebiscito a Napoli e, stavolta, sotto lo slogan “insieme”, sul palco anche con gli imprenditori. "Dobbiamo essere capaci di sostenere ed essere vicino al popolo ucraino e alla sua difesa perché vittima di un’invasione – ha dichiarato Margiotta - e nello stesso momento dispiegare un'azione politica che porti a un negoziato, a un cessate il fuoco, e con esso alla pace e alla convivenza tra i popoli. La pace significa progresso, futuro, la guerra è contro tutto questo. E' la diplomazia, la politica, l’Europa che devono regolare le armi non viceversa. Costruire la pace, ha proseguito Margiotta, non è facile, ma è senz'altro possibile se l’Europa, e con essa l’Italia, assume la regia di un percorso politico di supporto a un negoziato che porti a un cessate il fuoco, al ritiro dei propri confini e magari risolvendo anche questioni che da troppo tempo si trascinano". "Siamo ancora una volta a Napoli per rilanciare la centralità del lavoro e richiamare l'attenzione sulle grandi questioni che attanagliano il mondo del lavoro: mezzogiorno, scarso sviluppo, la questione giovanile e la drammatica piaga delle morti bianche sul lavoro - ha continuato - Noi abbiamo delle grandi questioni, quella dei salari che sono bassi e quella del costo del lavoro che è molto alto. Le due problematiche si riverberano reciprocamente. Per cui lavoratori e rappresentanti dei lavoratori, insieme ai rappresentanti degli imprenditori, devono combattere uniti per questi obiettivi: ridurre la pressione fiscale sui salari e ridurre il costo del lavoro per la ripresa economica”. Sul Pnrr Margiotta ha aggiunto: “siamo preoccupati, rischia di essere boomerang, se non vi saranno ricadute per la crescita strutturale del tessuto economico".
1 maggio: Confsal, giornata per il lavoro, la sicurezza e per Pnrr che dia garanzie (2)
Sulle morti bianche la ricetta del governo è sbagliata, ha poi detto il segretario generale di Confsal, parlando della questione sicurezza sul lavoro. “Le morti bianche vanno evitate". "Chi lavora - ha aggiunto Margiotta - lo fa con un progetto di vita, non di morte. L'aumento di oltre il 50% dei morti nel primo scorcio di quest'anno rispetto all'anno scorso ci dice chiaramente che la ricetta messa in campo dal governo è sbagliata. Lo avevamo detto già prima, quando si puntava solo agli effetti mediatici dell'annuncio della chiusura delle imprese. Mediaticamente forse rendono, ma i problemi poi parlano e i dati raccontano un'altra storia. La Confsal da anni dice che possiamo vincere questa guerra solo attraverso un concetto fondamentale: la prevenzione partecipata". Infine, sui salari, ha detto che non aumentano perché il governo ha tassato anche quelli più bassi, introducendo di fatto una tassa sulla povertà: "si dice che i salari sono bassi e devono aumentare, ha detto il segretario generale della Confsal, ma i salari non possono aumentare per decreto, sono bassi perché anche lo stato ci mette la sua”. Infatti, se 8 euro orari sono un salario al limite, perché danno in tasca al lavoratore 1.100 euro, se poi arriva lo stato e va a prelevare 80 euro, allora siamo difronte a un prelievo di quasi l’8% e una tassa su questo salario è una tassa sulla povertà: i partiti del lavoro dove sono? A chi pensa che il salario possa diventare di 9 euro per decreto, stiamo facendo capire che può rimanere anche di 8 se li detassiamo, perché 8 detassati corrispondono a 9 con le tasse", ha concluso Margiotta.
Scuola: Serafini (Snals-Confsal), 'Governo ha disatteso patto, pronti a mobilitazione'
"Il sindacato è qui a dimostrare tutta l'amarezza, perché il personale della scuola non può essere assolutamente considerato il nulla in questo Paese. Se il governo non si rende conto che è la scuola veramente il volano dell'Italia per ripartire, è un fallimento. Li chiamiamo in causa perché hanno firmato un patto con noi a maggio, il patto per la scuola al centro del Paese. Hanno disatteso quel patto e noi siamo pronti a una mobilitazione". Lo ha detto Elvira Serafini, segretario generale Snals-Confsal, in piazza del Plebiscito a Napoli per la manifestazione del Primo Maggio organizzata da Confsal. Serafini ha sottolineato "i problemi dal punto di vista dell'organizzazione contrattuale, sia per i concorsi, sia per l'avvio dell'anno scolastico futuro. I problemi sono tanti, abbiamo anche un decreto legge che purtroppo trasformerà tutto l'impianto delle assunzioni, dei concorsi, e siamo fortemente preoccupati perché stanno svilendo il contratto che è legge. Un'altra cosa che ci preoccupa tantissimo sono gli scatti di anzianità che non sono più legati a un contratto, a una contrattazione, ma sono legati alla formazione. Il sindacato condivide la formazione, ma non in questi termini. Sui concorsi abbiamo visto di tutto e di più: abbiamo visto concorsi a crocetta, con le domande assurde non inerenti alle varie professionalità che si mettevano in gioco per partecipare ai concorsi". Serafini ha ribadito la sua preoccupazione e ha ribadito: "Siamo già in uno stato di considerazione per avviare una mobilitazione, perché non si può maltrattare una categoria che in due anni ha dato tanto. Si diceva che la scuola sarebbe stata al centro del Paese, ma questo Governo non ha considerato la scuola né nella legge di bilancio, né nel decreto legge che stanno votando, né nel Pnrr dove per la scuola non c'è niente, anzi si sottrae alla scuola. Questo noi non lo possiamo permettere".
Ucraina: Margiotta (Confsal), 'vicini a popolo ucraino, sforzi per negoziato e pace'
Il "dramma umanitario" rappresentato dalla guerra in Ucraina trova spazio nelle parole di Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal, sindacato che festeggia il Primo Maggio in piazza del Plebiscito a Napoli. "Dobbiamo essere capaci di sostenere ed essere vicino al popolo ucraino - dichiara Margiotta - e nello stesso momento dispiegare un'azione politica che porti a un negoziato, a un cessate il fuoco, e con esso alla pace e alla convivenza tra i popoli. La pace significa progresso, futuro, la guerra è contro tutto questo".
Ucraina: Margiotta (Confsal), 'Europa assuma la regia del negoziato'
"E' la diplomazia, la politica, l'Europa che deve regolare le armi non viceversa. Costruire la pace non è facile, ma è senz'altro possibile se l'Europa, e con essa l'Italia, assume la regia di un percorso politico di supporto a un negoziato che porti a un cessate il fuoco, al ritiro dei propri confini e magari risolvendo anche questioni che da troppo tempo si trascinano". Lo ha detto Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal, dal palco della manifestazione organizzata dalla confederazione dei sindacati autonomi per il Primo Maggio in piazza del Plebiscito a Napoli. "L'aiuto, la difesa, deve coniugarsi con l'anelito della pace, perché è nella pace che noi possiamo avere il futuro. La guerra è nemica dell'uomo, del progresso e del lavoro. Solo nella pace possiamo avere un futuro nel quale i popoli possano prosperare. Questo è l'augurio e l'auspicio che noi lanciamo da questa piazza", ha aggiunto Margiotta.

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