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Una scelta che giudichiamo sbagliata nel metodo e nel merito considerati gli stipendi di poliziotti, insegnanti, pubblici dipendenti e cittadini che hanno perso il lavoro e hanno difficoltà di sostentamento quotidiano per via dei rincari di tutti i generi e in particolare dell’energia''. Lo dichiara il segretario generale Siap Giuseppe Tiani.
''Anziché aprire una discussione chiara e trasparente sul tema delle retribuzioni e delle pensioni, la classe politica che siede in parlamento e il governo hanno deciso di operare un vero e proprio blitz per rafforzare la retribuzione di categorie che non vengono scalfite dalle difficoltà che vivono i cittadini comuni - aggiunge - Nel merito, ben altra misura di ragionevolezza viene applicata nei rinnovi contrattuali di dipendenti pubblici come poliziotti e insegnanti, che svolgono funzioni essenziali come quelle affidate ai Comparti Sicurezza, Difesa, Soccorso Pubblico e Scuola di ogni ordine e grado, a cui non viene riconosciuta sul piano delle retribuzioni e della concretezza la specificità delle funzioni''.
''Duole dover constatare come ancora una volta ragionevolezza, concretezza e senso del dovere vengano richiesti unicamente a chi già paga sulla propria pelle da anni una crisi economica senza fine, certamente il sindacato dei Poliziotti non può accettare che chi è già sufficientemente ricco lo diventi ancora di più a discapito di tutti gli altri. Detto provvedimento è inaccettabile sul piano politico, sociale e morale'', conclude.
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