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Giuseppe Tiani, segretario generale del Siap, commenta così all'Adnkronos l'assoluzione di Improta a quasi tredici anni dai fatti. "Va detto che quando uomini e donne, che ricoprono ruoli e funzioni pubbliche sono noti, anche il giudizio più favorevole non potrà riparare il disagio, la tensione, la mortificazione, le frustrazione e il dolore che hanno vissuto. Colgo l'occasione per richiedere, ancora una volta - continua - tutele legali e normative adeguate per tutti quelli che, come noi poliziotti, sono esposti in alcune occasioni al pubblico ludibrio. Tutele che dovrebbero cominciare dal valutare l'inopportunità e l'insopportabilità dei lunghissimi tempi della giustizia che umiliano e danneggiano irreparabilmente uomini e donne al servizio dello Stato che vedono riconosciuta la loro innocenza quando è ormai troppo tardi".