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E' soltanto l'ultimo piu' eclatante episodio di una lunga sequenza che si va via via intensificando nelle ultime settimane in occasione di moltissime partite di ogni categoria e ad ogni latitudine del Paese sono ormai decine gli episodi di violenza che si verificano tra tifosi e contro le forze di polizia causando feriti e ingenti danni ai beni privati e pubblici''. Lo sottolinea Giuseppe Tiani segretario generale del Siap. ''Abbiamo monitorato con attenzione la recrudescenza del fenomeno ed e' urgente e necessario affrontare la questione con rinnovata attenzione da parte delle istituzioni adottando se necessario misure piu' incisive per salvaguardare l'incolumita' fisica dei cittadini incolpevoli e degli operatori delle forze dell'ordine - aggiunge - I provvedimenti richiesti dal Siap e adottati dieci anni fa in tema di daspo e arresto differito hanno evidentemente esaurito la spinta che ha favorito il ripristino di un clima piu' sereno all'interno degli stadi adesso gravi fatti violenti avvengono anche molto distante dai campi di calcio coinvolgendo ignari cittadini nelle vie e piazze cittadine negli autogrill e finanche nelle autostrade bloccando la circolazione veicolare''. ''E' allora il caso di riesaminare le ulteriori nostre richieste che presentammo il 16 settembre del 2014 alle Commissioni I e II della Camera in occasione dell'emanazione del decreto legge in tema di violenza negli stadi - sottolinea - Riteniamo fondamentale applicare il divieto di trasferta e la chiusura delle curve per quelle tifoserie che si rendono protagoniste degli scontri ovunque essi avvengano e inoltre attesi gli elevati costi sociali e' ora che le societa' calcistiche siano chiamate in causa si facendosi parzialmente carico delle spese per le dotazioni specifiche delle forze dell'ordine come microtelecamere spray urticanti strumenti di difesa passiva per le loro indennita' accessorie e per le assenze causate da infortuni subiti in occasione delle partite''. Adnkronos
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INCIDENTI TIFOSI CALCIO SIAP NECESSARIE MISURE DRASTICHE
9Colonne Roma 11 mar - Quanto accaduto ieri allo stadio di Venezia e' di una gravita' inaudita i colleghi in servizio di ordine pubblico sono stati aggrediti da decine di tifosi violenti armati di bombe carta e coltello ancora una volta registriamo tre poliziotti feriti portati in ospedale. soltanto l'ultimo piu' eclatante episodio di una lunga sequenza che si va via via intensificando nelle ultime settimane in occasione di moltissime partite di ogni categoria e ad ogni latitudine del Paese sono ormai decine gli episodi di violenza che si verificano tra tifosi e contro le forze di polizia causando feriti e ingenti danni ai beni privati e pubblici . Lo afferma
il segretario generale del Siap Giuseppe Tiani. Abbiamo monitorato con attenzione la recrudescenza del fenomeno ed e' urgente e necessario affrontare la questione con rinnovata attenzione da parte delle Istituzioni adottando se necessario misure piu' incisive per salvaguardare l'incolumita' fisica dei cittadini incolpevoli e degli operatori delle forze dell'ordine. I provvedimenti richiesti dal Siap ed adottati dieci anni fa in tema di Daspo ed arresto differito hanno evidentemente esaurito la spinta che ha favorito il ripristino di un clima piu' sereno all'interno degli stadi adesso gravi fatti violenti avvengono anche molto distante dai campi di calcio. il caso di riesaminare le richieste che presentammo il 16 settembre del 2014 alle Commissioni I e II della Camera in occasione dell'emanazione del decreto legge in tema di violenza negli stadi. Riteniamo necessario applicare il divieto di trasferta e la chiusura delle curve per quelle tifoserie che si rendono protagoniste degli scontri ovunque essi avvengano. Inoltre attesi gli elevati costi sociali e' ora che le societa' calcistiche siano chiamate in causa facendosi parzialmente carico delle spese per le dotazioni specifiche delle Forze di polizia come microtelecamere spray urticanti strumenti di difesa passiva per le loro indennita' accessorie e per le assenze causate da infortuni subiti in occasione delle partite