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Ciò premesso, si puntualizza che la manifestazione organizzata dal Movimento nazionale rete dei patrioti d’Italia per la giornata di sabato 9 novembre è stata oggetto di approfondito esame del comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica, sede delle autorità preposte ad analizzare gli elementi oggettivi di valutazione per la delicata decisione finale rispetto all’eventuale divieto della manifestazione". Così il
segretario generale del Siap Giuseppe Tiani. "La materia è delicatissima e complessa, non si può comprimere il diritto di manifestare ai cittadini fondamento di ogni democrazia liberale, rispetto al colore dei manifestanti o per posizioni politiche non condivise, se accadesse questo saremmo in una dittatura. Le Autorità di Ps e i poliziotti a partire dalla riforma del sistema sicurezza che ha istituito la moderna polizia di stato con la L.121/81 si esprimono da sempre in maniera terza e alla luce di fatti ed elementi oggettivi, una modalità tecnica che esula dal colore dei governi, infatti al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ha partecipato il sindaco di Bologna Lepore, che al momento non risulta essere etichettato dai benpensanti come pericoloso fascista. Quindi il comitato presieduto dal Prefetto, unanimemente ha ritenuto che la manifestazione potesse svolgersi previa mediazione con gli organizzatori", spiega. La Questura e i funzionari preposti hanno mediato tanto che, il percorso e la durata della manifestazione, è stata ridotta e delocalizzarla fuori dall’area storica cittadina. Da sindacalista dei poliziotti e già poliziotto Digos evidenzio, che le interlocuzioni preventive e di rito e, più in generale, ogni opera di mediazione con gli organizzatori, poste in essere dalla questura e dai funzionari preposti alla piazza, hanno consentito uno svolgimento senza turbative della manifestazione. Diversamente le aggressioni ai poliziotti, sono state operate da delinquenti armati del mondo anarchico e antagonista che non avevano dato preavviso all’autorità di pubblica sicurezza, come prescritto dalla legge che deve valere sempre e per tutti non a fasi alterne", evidenzia
Tiani. "Alla luce di tali considerazioni si possono trarre le opportune valutazioni, rispetto alle estemporanee affermazioni rilasciate da soggetti politicamente schierati, che probabilmente non avendo esperienze di servizio idonee hanno rilasciato gravissime dichiarazioni, che offendono tutti i poliziotti al servizio del paese e dei cittadini. In parlamento dovrebbe rispondere chi, ipocritamente e in colposo silenzio, avvalla di fatto e politicamente la violenza armata degli anarchici e degli antagonisti, dileggiando cosi i lavoratori di polizia che sono al servizio della legge e della democrazia per la sicurezza dei cittadini", conclude. (
adnkronos)
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(ANSA) - ROMA, 10 NOV - "La polizia non prende ordini dai manifestanti". *Giuseppe TIANI, segretario del sindacato di polizia Siap,* contesta così le affermazioni sul comportamento dei funzionari di polizia in occasione degli incidenti di bologna. TIANI afferma che "il segretario del Siap Bologna, sentiti i delegati sindacali del Reparto mobile di Bologna personalmente, ha smentito le fantasiose e a tratti volgari ricostruzioni degli avvenimenti rappresentati dai media nazionali e locali".
Secondo TIANI, "la manifestazione organizzata dal Movimento nazionale rete dei patrioti d'Italia per la giornata di sabato 9 Novembre è stata oggetto di approfondito esame del comitato provinciale dell'ordine e della sicurezza pubblica, sede delle autorità preposte ad analizzare gli elementi oggettivi di valutazione per la delicata decisione finale rispetto all'eventuale divieto della manifestazione". Dopo aver ricordato che "non si può comprimere il diritto di manifestare" dei cittadini e che le scelte delle autorità di polizia esprimono una valutazione "che esula dal colore dei governi", TIANI sottolinea che "al comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica ha partecipato il sindaco di Bologna Lepore", e che il comitato presieduto dal prefetto "unanimemente ha ritenuto che la manifestazione potesse svolgersi previa mediazione con gli organizzatori". "La questura e i funzionari preposti hanno mediato tanto che il percorso e la durata della manifestazione è stata ridotta e delocalizzarla fuori dall'area storica cittadina", così TIANI. "Da sindacalista dei poliziotti e già poliziotto Digos evidenzio che le interlocuzioni preventive e di rito e, più in generale, ogni opera di mediazione con gli organizzatori, poste in essere alla questura e dai funzionari preposti alla piazza, hanno consentito uno svolgimento senza turbative della manifestazione. Diversamente le aggressioni ai poliziotti, sono state operate da delinquenti armati del mondo anarchico e antagonista che non avevano dato preavviso all'autorità di pubblica sicurezza, come prescritto dalla legge che deve valere sempre e per tutti non a fasi alterne".
TIANI critica quindi quelle che definisce "estemporanee affermazioni rilasciate da soggetti politicamente schierati", parole che, aggiunge, "offendono tutti i poliziotti al servizio del paese e dei cittadini. In parlamento dovrebbe rispondere chi, ipocritamente e in colposo silenzio, avalla di fatto e politicamente la violenza armata degli anarchici e degli antagonisti, dileggiando cosi i lavoratori di polizia che sono al servizio della legge e della democrazia per la sicurezza dei cittadini". (
ANSA).
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Scontri Bologna, TIANI (Siap): polizia non prende ordini da manifestanti Scontri Bologna, TIANI (Siap): polizia non prende ordini da manifestanti "Aggressioni a poliziotti da delinquenti armati del mondo anarchico" Roma, 10 nov. (
askanews) - "In riferimento a quanto riportato oggi da alcuni organi di stampa, riguardo alle aggressioni subite dai poliziotti durante le manifestazioni che si sono svolte ieri a Bologna, puntualizzo nel merito che il segretario del Siap Bologna sentiti i delegati sindacali del Reparto Mobile di Bologna personalmente, ha smentito le fantasiose e a tratti volgari ricostruzioni degli avvenimenti rappresentati dai media nazionali e locali". E' quanto si legge in una nota firmata da Giuseppe TIANI, segretario generale del Siap, uno dei tre sindacati storici della Polizia di Stato. "Ciò premesso, si puntualizza che la manifestazione organizzata dal Movimento nazionale rete dei patrioti d'Italia per la giornata di sabato 9 novembre è stata oggetto di approfondito esame del comitato provinciale dell'ordine e della sicurezza pubblica" e, si spiega, "il comitato presieduto dal Prefetto, unanimemente ha ritenuto che la manifestazione potesse svolgersi previa mediazione con gli organizzatori. La Questura e i funzionari preposti hanno mediato tanto che, il percorso e la durata della manifestazione, è stata ridotta e delocalizzarla fuori dall'area storica cittadina". "Da sindacalista dei poliziotti e già poliziotto Digos evidenzio, che le interlocuzioni preventive e di rito e, più in generale,
ogni opera di mediazione con gli organizzatori, poste in essere dalla questura e dai funzionari preposti alla piazza, hanno consentito uno svolgimento senza turbative della manifestazione. Diversamente le aggressioni ai poliziotti, sono state operate da delinquenti armati del mondo anarchico e antagonista che non avevano dato preavviso all'autorità di pubblica sicurezza, come prescritto dalla legge che deve valere sempre e per tutti non a fasi alterne. Alla luce di tali considerazioni si possono trarre le opportune valutazioni, rispetto alle estemporanee affermazioni rilasciate da soggetti politicamente schierati, che probabilmente non avendo esperienze di servizio idonee hanno rilasciato gravissime dichiarazioni, che offendono tutti i poliziotti al servizio del paese e dei cittadini. In parlamento dovrebbe rispondere chi, ipocritamente e in colposo silenzio, avvalla di fatto e politicamente la violenza armata degli anarchici e degli antagonisti, dileggiando cosi i lavoratori di polizia che sono al servizio della legge e della democrazia per la sicurezza dei cittadini", conclude Tiani.