Primo incontro del tavolo tecnico per i decreti derivanti dal DPCM su fondo perequativo

coordinato dal Ministero dell'Interno (così come anticipato dal SIAP nei giorni scorsi) con tutte le altre amministrazioni del Comparto per i decreti da approntare una volta che il DPCM sul fondo perequativo sarà stato approvato e registrato dalla Corte dei Conti. E' stata occasione per affermare che i decreti dovranno essere omogenei nel contenuto, secondo quanto già concordato in precedenza (e comunicato acnhe attraverso il nostro sito)  ed avere una stessa tempistica di emanazione. Il tavolo tecnico porseguirà i lavori fino alla condivisione del testo relativo all'anno 2011.

Non mancheremo di fornire ulteriori notizie appena in nostro possesso.

Roma, 14 Novembre 2011 ore 14,00

  • Il giorno 9 novembre il SIAP aveva comunicato: 

Apprendiamo da fonti ministeriali e dell'Amministrazione che il Ministro avrebbe dato il via libera al DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) in argomento a seguito alla situazione politica contingente creatasi ed al rischio di perdita delle risorse. Il DPCM viene quindi inviato alla Corte dei Conti ma con l'impegno ad aprire un tavolo tecnico, con il coordinamento del Ministero dell'Interno,  alla Presidenza del Consiglio dei Ministri affinchè si predispongano dei decreti ministeriali omogenei ed evitare così disallineamenti.

Con ciò si potrà evitare di perdere la seppur esigua parte di risorse economiche disponibili, in un momento di crisi politica ed economica così fortemente pronunciata.

Nel seguire con estrema attenzione gli ulteriori aggiornamenti, il S.I.A.P. ribadisce la volontà di continuare per la strada del ricorso contro la decurtazione stipendiale qualora permangano le pesanti condizioni di mortificazione degli stipendi dei poliziotti.  

Roma, 9 Novembre ore 20, 30

  • Precedentemente il S.I.A.P. ha comunicato: 

Nell’ipotesi in cui tale bozza fosse confermata così come formulata, di fatto, non risolverebbe tutte quelle problematiche ampiamente note attraverso il pagamento di un assegno una tantum (promozioni, indennità ed assegni di funzione a 17, 27 e 32 anni di servizio) poiché non dispone nulla rispetto all’esecutività e all’effettività dei tempi relativi al pagamento e la liquidazione di quanto maturato dal 1° gennaio ad oggi, ma rimanda il tutto a data da destinarsi, a “ … successivi atti delle Amministrazioni interessate…”, così come dichiarato all’articolo 1: “ … le singole amministrazioni attribuiscono con successivi decreti ministeriali assegni una tantum al personale delle Forze Armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco …”.
Il S.I.A.P. non arretra di un passo rispetto quanto già denunciato e ribadiamo che se lo stato delle cose rimane questo, si proseguirà nell’azione legale preannunciata con il comunicato del 5 ottobre u.s. con la raccolta delle firme di tutti i colleghi interessati per il ricorso gratuito dal S.I.A.P. promosso sulla decurtazione stipendiale. Se il provvedimento in argomento non fosse firmato entro il 31 dicembre di quest’anno o fosse varato nella formulazione attuale, si aprirebbe la via ad ulteriori sperequazioni e danni economici rilevanti per i poliziotti e le loro famiglie.
Diversamente ad oggi, trattandosi di un provvedimento in itinere non può essere oggetto di contestazioni da parte del Sindacato e delle Amministrazioni ed invitiamo i colleghi a diffidare di tutte quelle iniziative legali che, allo stato attuale, non avrebbero alcuna efficacia.
Ciò detto, è del S.I.A.P. la primogenitura dell’idea e della promozione di un ricorso sulla decurtazione stipendiale che verrà presentato nei tempi e nei modi dovuti e soprattutto lontano dal periodo della campagna tesseramento e disdette; convinti come siamo che la decurtazione stipendiale che i colleghi stanno patendo rientra tra quei diritti inalienabili che non possono essere oggetto di mercificazione né finalizzati alla mera campagna acquisti di fine anno. Il S.I.A.P. vanta una lunga quanto solida tradizione di coerenza libera dalle logiche opportunistiche, reputiamo indispensabile riportare la dialettica sindacale nell’alveo di una naturale quanto corretta contrapposizione, restituendo così valore all’etica sindacale, oggi troppo frequentemente mortificata. Il coraggio delle scelte non ci manca al pari della visione chiara sull’unico obiettivo possibile per il sindacato: la tutela concreta e fattiva dei diritti degli operatori di Polizia.
 

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