Tavolo permanente di confronto di tutela e sicurezza sul lavoro - Esito incontro
Il giorno 26 giugno 2024 si è tenuta presso la Sala Planisfero dell'Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia di via Panisperna, la riunione del Tavolo Permanente di confronto in tema di tutela della salute e sicurezza sul lavoro. La riunione, presenziata dal Direttore Centrale di Sanità dr. Fabrizio Ciprani (...)
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ha visto tra i numerosi componenti dell'Amministrazione anche la presenza del Dirigente dell’Ufficio Ispettivo di Vigilanza Dirigente Sup. Medico Daniela Giusti.
Il Tavolo ha espresso una linea unanime sull'importanza del ruolo svolto dallo stesso organismo tecnico nei suoi primi 5 anni di attività che, come noto, ha la funzione di catalizzare dal centro verso la periferia, il necessario ed ineludibile processo di adeguamento del mondo lavorativo della Polizia di Stato alla vigente normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro che, come abbiamo più volte precisato, è ancora distante da standard accettabili che tengano conto della specificità lavorativa della nostra categoria. Questo perché, oggettivamente, ad oggi non viene valutato in modo adeguato il reale rischio professionale dei poliziotti che lavorano in strada.
Da qui l'importanza del lavoro “tecnico” di un tavolo che deve continuare a lavorare per consentire a chi ha la potestà di introdurre modifiche normative, di seguire percorsi utili e confacenti alle esigenze di sicurezza della nostra categoria.
Per questo si è convenuto unitariamente di mettere in evidenza all'Ufficio per l'Amministrazione Generale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza l'esigenza di accelerare sulle necessarie modifiche al Decreto attuativo del Decreto legislativo 81/08, ovvero il Decreto Ministeriale 217/2019, perché occorre un adeguata armonizzazione di un decreto che rappresenta una “scatola vuota” che ad oggi non contiene le istruzioni per valutare il rischio specifico dei poliziotti.
Come già rivendicato durante la precedente riunione del tavolo, tenutasi a Novembre 2023, occorre accelerare sull'introduzione di specifici “protocolli” così come è stato fatto per combattere la pandemia Covid-19 attraverso l'innovativa circolare della Direzione Centrale di Sanità del 8 maggio 2020, grazie alla quale è emerso indubbiamente che i “protocolli operativi” rappresentano uno strumento efficace per far rientrare nella “valutazione del rischio” attività lavorative che sino ad oggi non sono state prese in considerazione dai Datori di Lavoro (per esempio per la prevenzione del disagio psicologico, per la prevenzione dei rischi nei servizi di ordine pubblico o nei servizi svolti su veicoli della Polizia di Stato).
Durante la riunione l'Amministrazione ha portato a conoscenza del “Tavolo” i dati relativi all'utilizzo del cosiddetto DVR informatizzato (software SicurPol81) da parte degli attuali 650 Datori di Lavoro presenti attualmente sul territorio nazionale. Dati che consideriamo insoddisfacenti e preoccupanti visto che ad oggi, di fatto sono stati terminati solo 12 DVR e che ce ne sono solo 228 in compilazione.
Un dato che deve essere analizzato su due fronti, ovvero riconoscendo la legittima esigenza rivendicata dai Datori di Lavoro di procedere alla nomina dei Datori di Lavoro prevista dal DM 127/2019 che ad oggi è stata perfezionata solo per gli uffici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza (fermo restando la vigenza dei decreti di nomina previgenti) ma contestualmente stigmatizzando l'atteggiamento ostruzionistico messo in atto, non solo a livello periferico, da parte di chi continua a considerare l'argomento sicurezza sul lavoro come un elemento estraneo al sistema, mentre rappresenta un valore aggiunto per capitalizzare la nostra specificità professionale.
Occorre capitalizzare gli importantissimi risultati che sono stato raggiunti in questi ultimi anni, a partire dalla “pietra miliare” rappresentata dall'introduzione dell'articolo 48bis nel Regolamento della Polizia di Stato (DPR 782/85), grazie al quale oggi si affronta alla luce del sole il disagio nella Polizia di Stato attraverso la cultura dell'ascolto.
A tal proposito abbiamo apprezzato e condiviso la posizione dell'Amministrazione sul fatto che consideri anche il Tavolo della Sicurezza sul Lavoro competente alla pari del Tavolo Permanente sul Disagio della Polizia di Stato, ad analizzare i dati relativi ai risultati dall'applicazione del nuovo strumento del 48Bis, questo perché lo stress da lavoro correlato può rientrare tra le motivazioni che alimentano il disagio dei poliziotti, anche se statisticamente spesso è attribuibile a circostanze personali.
Certo è che per far crescere la necessaria “cultura sociale interna” sulla sicurezza occorre che i Datori di Lavoro vengano rassicurati sul fronte normativo, assicurativo ed economico, ecco perché è fondamentale introdurre modifiche normative ad hoc.
Lo stesso ragionamento è stato tenuto in considerazione dalla parte sindacale del Tavolo di fronte al sondaggio conoscitivo che l'Amministrazione ha fatto durante la riunione su argomenti che tra l'altro sono già stati oggetto di precedenti unanimi pareri, tra i quali per esempio quello sulla necessità di determinare i criteri per definire la nomina/elezione degli RLS. A tal proposito il SIAP, pur precisando che il tavolo preposto è quello contrattuale, ha confermato la disponibilità ad affrontare la tematica per valutare le proposte dell'Amministrazione visto che sono ormai 27 anni che le segreterie provinciali dei sindacati maggiormente rappresentativi sul territorio nazionale, si assumono direttamente responsabilità non proprie su un argomento che è diventato delicatissimo nel mondo del lavoro contemporaneo.
Roma, 26 giugno 2024
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